Giorgio La Pira, il sindaco santo, e le sue lettere ai Papi.

Abbattere muri, costruire ponti.

Abbattere muri, costruire ponti.

Il “sindaco santo”. Così era chiamato dai cittadini di Firenze Giorgio La Pira. Siciliano di Pozzallo, terziario francescano, antifascista, padre costituente, la figura di La Pira è forse unica nel panorama italiano e non solo. Il quotidiano francese «Le Monde» nel 1995 lo definiva un «cristiano da choc che si è lanciato nella vita pubblica senza nulla concedere alla potenza del denaro, né perdere nulla del suo temperamento d’asceta».
Uomo incline alla riflessione attraverso anche la parola scritta, di La Pira le Edizioni San Paolo hanno da poco pubblicato le lettere a Paolo VI, raccolte nel volume Abbattere muri, costruire ponti a cura di Andrea Riccardi e Augusto D’Angelo. Il volume continua e arricchisce il percorso editoriale intrapreso con Il Sogno di un tempo nuovo. Lettere a Giovanni XXIII e Beatissimo Padre. Le lettere a Pio XII.
Le lettere raccolte in Abbattere muri, costruire ponti – solo una cernita del ricchissimo epistolario di La Pira – così come le altre missive ai papi, rappresentano quasi un “diario di bordo” della complessa navigazione di un personaggio che per ben venticinque anni ha vissuto da protagonista eventi e sommovimenti quotidiani del mondo e manifestano appieno le sue visioni, il suo pensiero la sua capacità di “scrutare” il sentimento dei tempi.
Di seguito vi proponiamo un estratto con la Prefazione di Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira e parte delle Introduzioni di Andrea Riccardi e Augusto D’Angelo.

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