Intervista a Riccardo Ferrigato, autore della prima biografia del presidente Sergio Mattarella

Oggi vi proponiamo un’intervista a Riccardo Ferrigato, saggista e consulente editoriale, autore della biografia Sergio Mattarella. Il Presidente degli italiani, scritta  insieme a Giovanni Grasso e pubblicata dalle Edizioni San Paolo.

sb_banner-mattarella-02_8511SanPaoloStore: Il Presidente Sergio Mattarella ha sempre condotto una vita lontano dai riflettori. Se si eccettua la tragedia dell’uccisione del fratello Piersanti, sono davvero poche le notizie riguardanti la sfera privata del Presidente. È stato difficile raccontare una personalità così riservata?

Riccardo Ferrigato: In realtà Mattarella è un uomo con saldi valori, un codice deontologico rigidissimo e un forte desiderio di proteggere gli aspetti più privati della sua vita. Non direi che è stato difficile raccontarlo: ha un’identità ben definita. Semmai è stato molto complicato reperire tutte le informazioni che servivano: per fortuna alla ricerca di archivio, svolta soprattutto sulle maggiori testate giornalistiche nazionali, è stato possibile aggiungere le testimonianze di molti suoi collaboratori e amici.

SPS: Il libro è frutto di una scrittura a quattro mani con Giovanni Grasso, giornalista, già Portavoce dell’ex Ministro per la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi e attuale Consigliere Portavoce del Presidente Mattarella. Come è nata questa collaborazione?

RF: Più che una scrittura a quattro mani, è stata una divisione dei compiti. Giovanni Grasso aveva pubblicato, sempre per Edizioni San Paolo, la biografia del fratello del Presidente, Piersanti: proprio grazie a quel libro abbiamo potuto avviare una proficua collaborazione dato che io ne seguii la realizzazione per conto dell’editore. Il contributo di Grasso per questo nuovo volume è di fatto una ripresa di quel lavoro. Io, invece, mi sono occupato di raccontare le vicende politiche di Sergio Mattarella a partire dal 6 gennaio 1980, il giorno dell’assassinio del fratello.

SPS: Pur se poco nota, la figura di Sergio Mattarella è stata sempre presente e apprezzata nella politica italiana. Se dovesse riassumerla in un solo atto, quale sceglierebbe?

RF: Nell’agosto del 1993 Sergio Mattarella viene accusato da un imprenditore siciliano di aver intascato 50 milioni per la precedente campagna elettorale senza averli registrati. Mattarella si dichiara subito estraneo ai fatti. Pochi mesi prima – siamo in piena Tangentopoli – la Dc aveva approvato sotto il suo forte impulso un nuovo e rigidissimo codice deontologico che sospendeva dagli incarichi di partito tutti gli indagati per reati come la corruzione e la concussione. Quel codice non prevede nulla per il “finanziamento illecito alla campagna elettorale”, ma Mattarella sceglie di dimettersi immediatamente da tutti gli incarichi. Se per il suo partito aveva chiesto il pugno di ferro, nei confronti di se stesso è ancora più duro: sulla questione morale non fa sconti. I giudici gli daranno poi ragione: tutte le accuse si riveleranno infondate.

SPS: Che Presidente sarà Sergio Mattarella? A quale dei suoi predecessori potrebbe assomigliare?

RF: Mattarella sarà un punto di riferimento, magari un poco defilato quando le istituzioni sapranno fare il loro dovere, certo energico e risoluto nel dare il proprio contributo in momenti di crisi. Più difficile fare un paragone con i predecessori: il ricordo che è rimasto di molti presidenti è legato più alle contingenze che si sono trovati ad affrontare che alla loro effettiva interpretazione del ruolo istituzionale. Guardando alle sue prime scelte mi tornano alla mente l’attenzione per i simboli e il patriottismo di Carlo Azeglio Ciampi, ma non si può non ricordare Oscar Luigi Scalfaro, che con Mattarella condivide le radici nell’Azione Cattolica e nella Democrazia Cristiana.

Potete trovare maggiori informazioni sul sito personale di Riccardo Ferrigato.

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