Le grandi donne della Bibbia

21D86_DonnediDio8 marzo, Festa delle donne, come dare il giusto valore a questa giornata? Noi proviamo a farlo con una proposta originale, pubblicando il ritratto di Ester, una delle tante grandi donne della Bibbia.

Il brano è tratto da Donne di Dio. Scorci biblici di Antonella Anghinoni e Elide Siviero un libro che racconta le più importanti figure femminili presenti nelle Scritture: da Sara a Rebecca, da Rut a Betsabea, senza dimenticare naturalmente Maria, Anna e Maria di Magdala.

ESTER, LA REGINA CORAGGIOSA
Il libro di Ester è un racconto edificante che narra l’esperienza degli ebrei sotto i Persiani. Il libro risponde al criterio del capovolgimento della situazione: l’umile trionfa e l’oppressore è annientato. La vicenda riguarda la giovane Ester, un’orfana adottata dal cugino Mardocheo, divenuta regina al posto di Vasti. Questa aveva avuto l’audacia di contraddire un ordine irragionevole del re Assuero, che voleva sfoggiarla durante una festa per mostrarne ai convitati la bellezza. Il re, adirato, l’aveva ripudiata: si rendeva necessario allora cercare una nuova regina. Alla corte del re è impiegato Mardocheo con funzioni amministrative. Saputo che Assuero cerca una sposa, conduce la nipote alle selezioni.
Grazie alla sua avvenenza e all’aiuto del custode delle donne che le fornisce dei belletti per essere ancora più splendida, Ester viene scelta come regina. La donna, però, tace sulle sue origini e il re non sa di aver sposato un’ebrea. Ester è una donna di grande sensibilità, vive con coerenza la sua fede e continua a osservare la Legge del Signore. Riesce perfino a svelare al re un complotto ordito contro di lui guadagnandosi la sua fiducia.
Il dramma si palesa quando Aman, il primo ministro, emana un editto per annientare in un solo giorno gli ebrei, al solo scopo di punire Mardocheo che si era rifiutato di prostrarsi davanti a lui. Il popolo cade nella disperazione: tutti pregano e digiunano e anche Ester viene informata dell’imminente tragedia. Mardocheo le manda a dire di presentarsi davanti al re a chiedere la grazia per il suo popolo. Tutti però sanno che nessuno può proporsi al re senza prima essere stato convocato da lui. La libera iniziativa poteva costare la vita. Ester è spaventata, anche perché il re non la chiama da più di un mese. Il parente la invita a non pensare solo alla sua integrità: le dice che lei è passata dalla povertà alla regalità proprio per diventare lo strumento della salvezza per il suo popolo. Così Ester accetta: pensa al suo popolo prima che a se stessa. Chiede che tutti preghino e digiunino per lei. Presa da angoscia mortale, Ester si rivolge a Dio, l’unico che la può aiutare, con una preghiera meravigliosa e accorata. Il coraggio di Ester viene dalla preghiera che le dà la forza di agire. Così riesce a presentarsi al re con i suoi vestiti più belli e, accolta benevolmente dal sovrano, può chiedere che sia risparmiato a se stessa e al suo popolo lo sterminio organizzato da Aman. Assuero, sconvolto dalla rivelazione, accoglie la richiesta e punisce con la morte il nemico del popolo di sua moglie. Così Ester salva la sua gente.
Questa vicenda è celebrata ancora oggi dagli ebrei il giorno 14 del mese ebraico di adàr, durante la festa di Purìm, che signifi ca “sorti”, perché Aman aveva gettato il pur, la sorte, contro gli ebrei.

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